Molto tempo fa la Follia decise di invitare tutti i sentimenti a casa sua.
Quando tutti furono arrivati, la Follia propose di giocare a nascondino e la Curiosità, sorpresa, domandò:
Cos’è nascondino? E come possiamo giocarci tutti insieme?
La Follia, allora, spiegò:
Nascondino è un gioco semplice e divertente, io dovrò contare fino a cento e voi, durante la conta, dovrete nascondervi; il primo che sarà trovato, al prossimo giro, conterà al mio posto.
Tutti i sentimenti accettarono tranne la Pigrizia e la Paura che, preoccupate, restarono a guardare.
La Follia allora cominciò a contare…
1,2,3…
La Gioia iniziò a saltellare tra gli alberi del giardino, contenta e divertita dal gioco, senza però preoccuparsi di trovare un vero e proprio nascondiglio;
La Timidezza trovò un piccolo spazio tra gli alberi, lontana da tutti;
La Fretta invece fu la prima a nascondersi;
L’Invidia affiancò l’Orgoglio e insieme decisero di nascondersi dietro un grande albero.
La Follia – terminata la conta – iniziò a cercare i suoi compagni sentimenti.
Ovviamente, la prima ad essere trovata fu la Curiosità perché impaziente di sapere chi, tra tutti, fosse stato il primo ad essere trovato, non aveva resistito nel suo nascondiglio e subito uscì allo scoperto.
Toccò, in seguito, al Dubbio che non sapendo ancora dove nascondersi fu trovato dalla Follia in cima ad un ramo; dopo di lui, poi, furono scoperte la Timidezza, la Gioia e la Tristezza.
Quando tutti i sentimenti si riunirono, però, la Curiosità si accorse che all’appello mancava l'Amore e tutti iniziarono a chiedersi dove fosse.
Il gioco non poteva concludersi senza prima aver trovato tutti, così la Follia iniziò a cercare ovunque: tra le montagne, tra i laghi e i fiumi, tra i cespugli...
Arrivata vicino ad un rosaio, la Follia iniziò ad udire un lamento, prese allora un legnetto e iniziò a farsi spazio tra tutte quelle spine.
L'Amore era proprio li sotto e tutte quelle spine gli avevano perforato gli occhi.
La Follia, dispiaciuta e rammaricata nei suoi confronti per aver organizzato quell’orribile gioco, chiese scusa all'Amore e commossa per il danno arrecatogli promise che l’avrebbe assistito per sempre.
L'Amore accettò le scuse della Follia e la sua promessa, perché gli parvero sinceri.
Da quel momento, l'Amore è cieco e la Follia, da sempre, lo accompagna per tutta la vita.